JEUPO Si Racconta…

Le avventure della Tigre della Malesia sono state raccontate con successo da Emilio Salgari, che non è mai stato in Malesia. Jules Verne non si è calato dentro un vulcano islandese per pervenire al centro della Terra, eppure ci ha guidato lì con il suo professor Lidenbrock. Noi stessi siamo stati a fianco di Harry quando vedeva i suoi genitori nello Specchio delle Brame, ma di certo J. K. Rowling non ne possiede uno. Storie, che nonostante siano finzionali, sembrano più vive che mai.

Perché? 

Il loro potere magico è l’immaginazione, che è la dotazione segreta di chi pensa diversamente tanto in narrativa quanto nella realtà – la stessa in cui opera JEUPO, la Junior Enterprise degli studenti dell’Università del Piemonte Orientale.

Durante la scrittura della tesi nella Silicon Valley, la futura presidente dell’associazione si rese conto di quanto sarebbe stato grandioso mettere assieme una squadra di studenti pronti a crescere facendo cose che nessuno, individualmente, sarebbe stato in grado di fare. Questa però era solo un’intenzione.

Al suo rientro in Italia scoprì il mondo delle Junior Enterprise, così il sogno divenne realtà e nacque la struttura del primo nucleo operativo. Era un tempo bellissimo: JEUPO aveva emesso i suoi primi vagiti, tanto potenziale, tanta ambizione e tante promesse.

C’era Molta Strada Da Fare Ancora.

In pochi mesi molti associati lasciarono la Junior Enterprise, chi a causa della laurea, chi per mancanza di stimoli motivazionali. Da qui, prese vita una delle colonne portanti che ci avrebbe sostenuto nel presente e nel futuro: specializzazione in tecniche di recruiting.

E Così JEUPO Cresceva. 

Il numero dei soci cresceva, i progetti a cui dedicarsi erano sempre più interessanti e ogni cosa iniziava ad assumere una dimensione più razionale. La nostra curiosità e voglia di imparare ci ha sempre guidato nel colmare penurie di competenze causate dalla troppo teorica preparazione accademica. Partecipando a workshop, formazioni e mettendo in pratica il mantra delle Junior Enterprise, learning by doing, abbiamo sviluppato nuove skill e consolidato conoscenze pregresse.

Una grande spalla, che ci ha supportati sin dall’inizio e ci ha accompagnati durante il periodo di noviziato come Junior Initiative, è stata JEMPLa Junior Enterprise del Politecnico di Milano, solida, esperta e affidabile. Abbiamo raggiunto la maturità e siamo diventati ufficialmente una Junior Enterprise a marzo di questo burrascoso 2020. 

Tuttavia, le storie degne di essere ricordate e raccontate sono tali grazie alle peripezie dell’eroe, che a volte fallisce nell’impresa ad un palmo dal suo obiettivo. Ed è quando è a terra, disperato perché sembra essere tornato al punto di partenza, che si decide la sua sorte.

Un Momento Decisivo, Che Per JEUPO Si Chiamava Network Day.

Contro ogni pronostico, l’associazione vinse il bando per organizzare l’evento nazionale. Ciò significava concentrare le proprie forze in un evento ad ampio respiro, che avrebbe portato le Junior Enterprise d’Italia a Novara, dando valore all’importanza che il territorio riveste per la JEUPO. L’impegno profuso è stato intenso: sono state strette decine e decine di partnership e definite location prestigiose; abbiamo ricevuto l’appoggio e il patrocinio del comune, della provincia, della regione e perfino del Parlamento Europeo.

Purtroppo però, con l’arrivo dell’emergenza sanitaria tutto è cambiato. JEUPO ha cercato di rinviare al limite del possibile, sperando stoicamente in una ripresa non ancora del tutto arrivata. Non sorprende dunque lo scoraggiamento che ha pervaso gli animi degli associati nel momento in cui si è dovuto optare per l’annullamento dell’evento al quale molti avevano dedicato tempo e passione.

Che Fare? Domanda Frequente E Molto Diffusa Durante La Quarantena. 

Gli associati hanno risposto prontamente, organizzando una raccolta fondi che ha coinvolto studenti, professori, personale amministrativo e altre realtà associative della nostra Università – Alessandra, Vercelli, Novara – tra cui 6023.aps ESN Piemonte Orientale.

La grande adesione e partecipazione all’iniziativa è stata una piacevole sorpresa.

Una ricetta per ripartire, trovata tra la delusione comune e la voglia di riscattarsi, dimostrando che lo spirito imprenditorialeche ci contraddistingue aiuta a ottenere risultati eccezionali.

E così, come ogni storia, non può mancare la morale:

“l’immaginazione vivifica i buoni propositi dando loro un’anima di risolutiva concretezza.”

In altre parole, prima viene l’intento, poi l’idea, infine tutto il resto – organizzare, mettere in pratica, crescere – ma sempre con lo stesso coraggio di pensare a una realtà diverso e migliore.

Siamo al lieto fine? No, perché è lieto sì, ma non è la fine: il futuro in cui vorremmo vivere è ancora tutto da immaginare e scrivere.


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